CRISI E REPUTAZIONE - Fulvia Benussi
14920
post-template-default,single,single-post,postid-14920,single-format-standard,ajax_fade,page_not_loaded,,hide_top_bar_on_mobile_header,qode-child-theme-ver-1.0.0,qode-theme-ver-16.8,qode-theme-bridge,qode_header_in_grid,wpb-js-composer js-comp-ver-5.5.4,vc_responsive

CRISI E REPUTAZIONE

CRISI E REPUTAZIONE

Questa mattina mi sono imbattuta in un articolo interessante “Come superare una corporate reputation crisis”: 4 esempi eclatanti di aziende che si sono imbattute in crisi non semplicissime da gestire!

Parliamo di brand conosciutissimi che probabilmente al loro interno hanno battaglioni di esperti pronti a gestire crisi di proporzioni bibliche. Non parliamo dunque della gran parte del tessuto imprenditoriale italiano: piccole/medie aziende senza le risorse economiche necessarie per sostenere taluni battaglioni.

Torniamo all’articolo.
La prima “riflessione” è offerta dalla distinzione tra immagine e reputazione aziendale.
 Chi, come me, si occupa di PR agisce principalmente sulla prima: “un lungo e difficile lavoro di rafforzamento del consenso, che deve essere costruito nel tempo, con l’obiettivo primario di creare una relazione positiva con i soggetti coinvolti”.
Ora: quando parliamo di crisi è chiaro che andiamo a “intaccare” la reputazione, che come sottolineato alcune righe più su è il frutto di un lungo lavoro (anni!) che può essere disintegrato in pochi minuti.
La domanda che mi/(vi) pongo ora è:
Le aziende oggi sanno che in rete ci sono anche se non vogliono?
Sanno che la loro reputazione, costruita in anni di lavoro off-line, può essere messa in crisi in rete?
Ma soprattutto: sono pronte ad affrontare questa ipotetica crisi? Sanno che la gestione della loro social presence deve essere affidata a dei professionisti con competenze specifiche? … e non parlo di battaglioni di esperti …

La gestione di una crisi, che sia on o off-line, non è questione che può essere sbrigata qui con qualche riga di post perchè le variabili in gioco sono un’infinità.
Vorrei comunque offrire tre semplici consigli nel caso in cui un’azienda si trovi a subire un attacco su uno dei suoi profili social:

  1. 
rispettate sempre il vostro interlocutore
  2. riconoscetelo sempre (non ignoratelo) e riconoscete il suo punto di vista anche se in opposizione al vostro
  3. spiegate la ragione e l’origine della vostra scelta.

firma-nero

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva