18 Gen A GASPARRI VA DETTO CHE LE FONTI VANNO VERIFICATE
Succede che mentre Greta Ramelli e Vanessa Marzullo rientravano a casa e facevano le loro dichiarazioni pubbliche, Maurizio Gasparri, nostro Vicepresidente del Senato, su Twitter affermava “Vanessa e Greta, sesso consenziente con i guerriglieri? E noi paghiamo!”
Al di là di ogni commento su questa uscita, al di là di ogni commento sulla vicenda in sè, la cosa che mi colpisce più di ogni altra è la dichiarazione di Gasparri dopo la polemica suscitata dal suo tweet.
“Un sito riportava che lo avevano detto le due ragazze ai pm. Io registro e chiedo, non ho affermato nulla. Quel sito è autorevole? Che ne so“.
E’ evidente che si tratti prima di tutto di un uso spregiudicato di Twitter.
Ma al di là di questo la cosa che a me ha colpito di più è il “Che ne so?”.
E mi chiedo, ma come può oggi un nostro rappresentante politico non preoccuparsi della veridicità delle fonti prima di pubblicare un tweet del genere.
Perché uno dei principali problemi del giornalismo oggi, fatto da notizie provenienti da ogni luogo possibile e immaginabile, è l’affidabilità dei contenuti e dunque l’autorevolezza della fonte.
Oggi abbiamo tutti voce in capitolo, o meglio abbiamo tutti – o quasi – gli strumenti per fare i “giornalisti”.
Ma ricordiamoci – soprattutto lei mio caro Gasparri – che chiunque può pubblicare qualsiasi cosa in rete e non esiste – purtroppo – alcuna forma di controllo.
Attenzione dunque, prima di un post o di un tweet forse dovremmo chiederci da dove arrivi l’informazione che stiamo usando soprattutto se siamo Vicepresidenti del Senato.
